14 gennaio 2008

Non ho parole

MONTECARLO, 14 gennaio 2008 - Oscar Pistorius non potrà partecipare all'Olimpiade di Pechino 2008. Lo ha stabilito la federazione atletica internazionale (Iaaf), che ha ufficializzato oggi la decisione relativa al caso dell'atleta sudafricano bi-amputato alle gambe. Dopo i successi colti nelle discipline paralimpiche, Pistorius avrebbe voluto competere ai Giochi di Pechino con i normodotati.

Questi hanno il coraggio di dire che uno che ha entrambe le gambe amputate è avvantaggiato rispetto ai normodotati.
Voglio proprio vederli loro a vivere senza gambe,altro che avvantaggiato!

Scusate ma queste cose mi fanno veramente incazzare.

Voi che ne pensate?

9 commenti:

Paul ha detto...

Sinceramente penso che sia uno schifo che si neghi questa possibilità sostenendo che Pistorius sia "avvantaggiato" dal fatto di non avere le gambe e quindi corra con delle protesi che gli danno prestazioni migliori...vorrei vedere uno qualunque di loro in quella situazione, se avrebbe una forza di volontà tale non solo da fargli superare il suo handicap, ma di riuscire a giungere la dove anche i cosidetti "normodotati" faticano ad arrivare.

alehcim81 ha detto...

Perfettamente d'accordo con te Paul e grazie per la visita!

Francesca ha detto...

Ma... non sono d'accordo con voi!!!
Sono moglie di uno sportivo e forse vedo la cosa da una prospettiva differente. All'inizio anch'io ero perplessa e indignata, ma poi parlando con mio marito ho capito che la decisione è stata presa per tutelare gli atleti normo-dotati... Forse non volevano creare un precedente. Adesso la tecnologia non è ancora tale da avere un vero e proprio "vantaggio" rispetto agli atleti normali, ma in futuro? Vedremo un pugile normale che combatte contro un altro con il gancio bionico? Oppure un tennista che si batte contro un atleta saiborg? Presto la tecnologia sarà talmente avanzata da creare davvero dei vantaggi. Pare assurdo dirlo adesso, ma pensate al domani... Se la federazione avesse preso una decisione favorevole avrebbe aperto la strada a qualcosa di incontrollabile, a discapito dell'atleta puro che con i propri mezzi, le proprie forze e senza l'ausilio di tecnologie, fa immensi sacrifici per vincere una medaglia.
Francesca

alehcim81 ha detto...

Io penso che però bisogna tenere conto del fatto che quel ragazzo non ha la possibilità di farcela solo con le proprio gambe.
Qui non è questione di tecnologie,non è questo che mi indigna ma il poco rispetto per un handicap.
Non parlo tanto per parlare e non mi riferisco a questo caso specifico, ho amici che stanno su una sedia a rotelle e vedo molti comportamenti assurdi da parte di normodotati, questo è l'ennesimo modo per ribadire per forza la diversità.E farla pesare!

Francesca ha detto...

Hai ragione, ma qui si parla di OLIMPIADI... Un conto è correre e camminare e fare una vita per quanto è possibile normale... un conto è gareggiare alle Olimpiadi... Capisci da sola che se un ragazzo senza gambe è competitivo in una corsa olimpica c'è qualcosa di strano... Tu dici di no, ma la questione è tutta nella tecnologia...
Questa decisione non vederla necessariamente dal punto di vista della discriminazione... Prova a cambiare prospettiva e guardala dal punto di vista di un corridore normale che deve gareggiare con un atleta con le gambe in titanio o graffite o quale altro materiale, leggero, resistente, elastico, mentre lui ha "solo" due normali gambe con muscoli che si strappano e tessuti che invecchiano...
Non voglio fare la bastian contraria, anche perchè non lo sono, ma in questo caso approvo la decisione presa!

alehcim81 ha detto...

Non lo so, la vedo diversamente!
Vedevo in questo caso, perchè ormai è diventato un caso,la possibilità di ridurre una volta tanto le diversità!
Ma hanno dimostrato per l'ennesima volta che la diversità fa paura!
E quindi si preferisce aggirare il problema piuttosto che affrontarlo.

Non so,sono solo io a pensarla così?

Anonimo ha detto...

Ti consiglierei di leggere qualche approfondimento tipo questo:

http://www.iltempo.it/sport/2008/01/15/826820-marco_grassi_oscar_pistorius.shtml

Il 30% della fatica in meno... se fosse davvero così non mi sembrerebbe corretto ammetterlo alle Olimpiadi, però il dato deve assolutamente essere provato...

Paul ha detto...

Se posso dire la mia, per quanto ne dicano gli scienziati il ragazzo meriterebbe di avere la sua possibilità.

Detto questo, andando sul sito della IAAF, si può leggere che lo studio condotto non è stato fatto a casaccio, ma da persone con conoscenze tecniche e con la piena disponibilità di Pistorius stesso. E in effetti è venuto fuori che in pratica una volta raggiunta una certa velocità l'atleta non deve esercitare la stessa forza di un atleta normodotato per mantenerla, facendo effettivamente meno fatica.

Però...perchè c'è sempre un però, tutto questo uccide lo sport che diventa leggenda, quelle storie che fanno sognare e che affascinano, e che trascinano, che danno speranza a chi pensa di non averla. Che fanno capire che con la giusta forza di volontà si può arrivare sul tetto del mondo (in tutti i sensi, visto che un'alpinista dotato di protesi artificiali a tutte e due le gambe ha scalato l'everest).

alehcim81 ha detto...

Certo che puoi dire la tua, ho scritto questo post per quello.
Volevo sapere che ne pensano gli altri.

Ho letto tanti articoli sull'argomento,sarà che ne sono coinvolta emotivamente, rimango della mia idea.