16 marzo 2008

A sud del confine, a ovest del sole


Ho appena finito di leggere questo bellissimo libro di Murakami che si è confermato essere uno dei miei autori preferiti.
Una volta iniziato il libro non sono più riuscita a staccarmi dalle sue pagine fino all'ultima riga,all'ultima parola.
E' magnifica quella sensazione di sospensione tra sogno e realtà che si viene a creare lungo tutto il racconto.
La presenza dell'argomento "morte" è costante anche se nascosto tra le pieghe della vita. Una vita che il protagonista trascorre, pagina dopo pagina, nel ricordo dell'amore incontrato a soli dodici anni e mai veramente vissuto se non nella sua mente fino all'età di trentasette anni.


"Quando ti guardo a volte mi sembra di vedere una stella lontana,"dissi. "Sembra che brilli, ma la sua è la luce di decine di migliaia di anni fa. Forse è la luce di un astro che ora non esiste più, ma a volte sembra più reale di tutto il resto"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...nn posso nn essere daccordo con le tue impressioni.....pensa questo libro mi è stato regalato da un ragazzo...l'unico in grado di aprirmi il cuore e farmi sentire viva....e nonostante avessi la possibilità di "viverlo", ho rinunciato a lui per paura di nn essere apprezzata...dopo 3anni ci siamo rivisti...nn saprei descriverti l'emozione...poco dopo a casa mia arriva un pacchetto...con questo libro e una sua dedica.....lui è per me come Shimamoto per l'autore...
Scusami se ho approfittato del tuo spazio...e grazie dello spunto^_^
T.

alehcim81 ha detto...

Ma che bello!
Figurati scrivi quando vuoi!