22 giugno 2009

L'immaginazione


"...la bambina deve possedere quella cosa così preziosa che è l'immaginazione.Il bambino deve avere un suo mondo segreto dove vivono e si muovono le cose che non esistono. E' necessario che ci creda e che cominci a credere in cose che non sono di questo mondo. Così quando il mondo diventa troppo brutto per poterci vivere, il bambino può ritirarsi in quello della sua immaginazione." da Un albero cresce a Brooklyn di Betty Smith

Un albero cresce a Brooklyn


A Brooklyn esiste un tipo di albero che riesce a germogliare in mezzo al cemento e a crescere rigoglioso nei quartieri popolari.
Le chiome di uno di questi alberi, "come grandi ombrelli verdi" portano un po' d'ombra sulla casa della famiglia Nolan. Francie Nolan, la figlia maggiore, sta seduta sulla scala antincendio e osserva cio' che succede nel quartiere.

Una lunga e travagliata storia famigliare ambientata nei quartieri poveri di Brooklyn, fatta di miseria e povertà ma soprattutto da grande forza d'animo e capacità di resistere alle situazioni più dure!
Uno dei libri più belli del '900, paragonabile a Le ceneri di Angela di Frank McCourt!Scritto però da una donna Betty Smith, pseudonimo di Sophina Elisabeth Werner, nata a Brooklyn nel 1896 e figlia di immigrati tedeschi.

Un po' triste ma sicuramente da leggere!

15 giugno 2009

Messico

More about Il paese dei filosofi con gli stivali

Essendo stata due volte in questo paese meraviglioso, il libro di Laura Frassetto, IL PAESE DEI FILOSOFI CON GLI STIVALI, mi ha subito incuriosito.
Nelle parole dell'autrice ho ritrovato molti degli aspetti del paese, come anche della gente che ci vive, che anche io ho amato e amo molto.
Lo stile è molto scorrevole e la lettura molto piacevole anche grazie al brio e all'ironia dell'autrice!

9 giugno 2009

Thomas Jay


Ho appena finito un altro libro di un'autrice emergente, altra catena di lettura a cui ho potuto partecipare grazie ad anobii.
Thomas Jay è il primo romanzo di Alessandra Libutti, finalista al premio Calvino del 2002. E' un romanzo epistolare che racconta la storia di un uomo che ha passato tutta la sua vita in carcere. Il protagonista è un personaggio unico, un genio che fin dall'età di 15 anni riesce a scrivere dei veri proprio capolavori pur non riuscendo a trovare un posto nella società che invece continua a rifiutarlo ed isolarlo.

Lo stile dell'autrice mi ha tenuta attaccata alle pagine dall'inizio alla fine. Tra ieri e oggi ho dovuto finirlo perché non vedevo l'ora di conoscere i dettagli della storia di Thomas Jay (a proposito, vorrei tanto poter leggere In the Dim, in the light!).